

Questa terra – che Winston Churchill definì “perla d’Africa” – rappresenta il cuore verde del continente: un susseguirsi mozzafiato di selvaggi scenari naturali che fanno da sfondo a un caleidoscopio di culture e tradizioni. Dalla Foresta Bwindi (con 348 specie di uccelli e 324 di alberi) alle cime innevate del Monte Ruwenzori, passando per le Montagne della Luna, le spettacolari cascate Murchison, lo splendido lago Vittoria e il Nilo Bianco: l’Uganda non smette di offrire magiche esperienze ai suoi visitatori. Qui è possibile, nel giro di poche ore, incontrare i leoni nelle ampie pianure, gli scimpanzé della foresta tropicale, gli ippopotami e i coccodrilli che si riposano lungo i corsi d’acqua o i rarissimi gorilla di montagna. Uscito da un passato turbolento culminato nella dittatura di Idi Amin Dada (che detenne il potere fino al 1979), il Paese gode oggi di una buona stabilità politica ed economica (escluse rare zone ancora a rischio): la capitale Kampala è una città moderna e vivace, emblema di una nuova nazione, che vanta uno dei tassi di crescita più alti dell’intero continente africano.
Un viaggio affascinante, in uno dei Paesi più genuini dell’Africa che ha come apice, l’emozionante incontro con il Gorilla di montagna, senza dimenticare scimpanzè, i mitici big five, paesaggi spettacolari ed una popolazione ancora genuina
Informazioni
L’Uganda è uno Stato dell’Africa Orientale. Il suo nome deriva dall’antico regno Buganda, che comprendeva la sezione meridionale del paese, inclusa la capitale Kampala. Politicamente, è una repubblica democratica con sistema non partitico: gli attuali capo di stato e di governo sono, rispettivamente, Yoweri Museveni e Ruhakana Rugunda. Si suddivide in 4 regni: Buganda, Busoga, Bunyoro e Toro.
Nome completo: Repubblica dell’Uganda
Capitale: Kampala
Superficie: 236.040 kmq
Lingua: inglese e swahili (uff.), luganda
Religione: 33% cattolica, 33% protestante, 18% animista, 16% musulmana
Forma di governo: Repubblica presidenziale
#1 Ruwenzori, le Montagne della Luna
Fanno parte del Ruwenzori (al confine tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo, immediatamente a Nord dell’Equatore) i gruppi montuosi Gessi, Emin, Speke, Stanley, Baker e Luigi di Savoia, ognuno separato da valli scavate da torrenti. Questo complesso è conosciuto anche con l’antico nome di Montagne della Luna: fu così infatti che le definì nel secondo secolo dopo Cristo il geografo greco Tolomeo. L’intera area – ampia 99.600 ettari, dichiarata Parco Nazionale e Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO – ospita la più ricca e rara flora di tutto il continente: grandi mammiferi a rischio di estinzione e 217 specie di uccelli. Il paesaggio, molto apprezzato dagli amanti del trekking, è primordiale e selvaggio: si susseguono foreste tropicali, zone alpine, picchi innevati, ruscelli e specchi d’acqua. Con 5109 metri di altezza, il punto più alto del complesso si trova sul Monte Stanley con la Cima Margherita: questo nome, in onore Margherita di Savoia – madre del Re Vittorio Emanuele III -, è dovuto al fatto che i primi a raggiungere la vetta furono, nel 1906, i partecipanti a una spedizione scientifica voluta da Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi.
#2 Parco Nazionale Queen Elizabeth
Il Parco Nazionale Queen Elizabeth, situato nella Rift Valley, ai piedi delle Montagne Rwenzori, si sviluppa attorno al canale di Kazinga che unisce i laghi George e Edward e comprende circa duemila chilometri quadrati di savana, macchie di foresta pluviale, paludi e bacini lacustri e laghi di origine vulcanica (come il Katwe). È stato fondato nel 1954 ed è stato dichiarato area naturale protetta. Rappresenta una delle zone ugandesi in cui i safari sono più spettacolari: qui è possibile imbattersi in quasi cento diverse specie di mammiferi e seicento di uccelli. Con un po’ di fortuna, si incontrano coccodrilli del Nilo, antilopi kob, bufali, leoni, leopardi, ippopotami, ilocheri, facoceri ed elefanti (che raggiungono circa i mille esemplari) e gli scimpanzé (che abitano nello spettacolare burrone Kyambura, a nord del parco), colobus bianco e nero, la scimmia del L’Hoest e i fenicotteri rosa (nelle aree lacustri). Nell’area posta all’estremità sud-occidentale del parco, conosciuta come Ishasha, i leoni hanno la singolare abitudine di arrampicarsi sugli alberi.
#3 Bwindi Impenetrable National Park
Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1994, il parco nazionale impenetrabile di Bwindi è un’area naturale protetta situata ai margini della Rift Valley, nel sud-ovest dell’Uganda, estesa per un totale di 331 chilometri quadrati. Caratterizzato da foresta tropicale, giungla e zone montuose, comprende una delle foreste pluviali più antiche del mondo: qui l’emozione si fa ancora più forte al pensiero di trovarsi in un’area formatasi oltre 25mila anni fa e sopravvissuta persino all’ultima era glaciale. La zona vanta una eccezionale biodiversità, che la rende l’habitat naturale di ben 163 specie di alberi e 100 specie di felci, oltre che di 120 specie di mammiferi (tra cui 400 gorilla di montagna, circa la metà della popolazione mondiale), 346 specie di uccelli, 202 specie di farfalle e ventisette specie di rane. I gorilla di montagna, sempre più abituati alla presenza dell’uomo, sono solito avvicinarsi e interagire con i visitatori.
#4 Kampala
Superato brillantemente il buio biennio della guerra civile (1978-1979) che l’aveva messa in ginocchio, Kampala è oggi una capitale moderna, fiorente, frenetica e caratterizzata da un’importante presenza di aree verdi. Il centro della città sorge sul colle Nakasero: qui sorgono le sedi diplomatiche e governative, gli uffici delle organizzazioni umanitarie e gli alberghi di lusso. A valle si trova invece la zona più popolare, con mercati, negozi, ristoranti e alberghi più economici. Da visitare in città: l’Uganda National Museum (dove sono messi in mostra oggetti tipici della cultura tradizionale) e il Kasubi Royal Tombs (che ospita le sepolture degli ultimi quattro regnanti del Paese). Kampala è inoltre la sede del principale campus dell’Università Makerere, uno degli atenei più importanti dell’Africa centrale e orientale.
#5 Le cascate Murchison
Le cascate Murchison, conosciute anche con il nome Kabalega, si formano dal Nilo Bianco, a nord del Paese e sono situate all’interno dell’omonimo parco nazionale. Le cascate interrompono il tratto del Nilo Bianco che va dal Lago Vittoria al Lago Alberto. In questo tratto, la portata del fiume misura 300 metri cubi al secondo: poco prima delle cascate il corso si stringe in una gola di sette metri di larghezza per dare poi vita a un incredibile salto alto 43 metri, per poi diventare un placido fiume le cui rive sono affollate di ippopotami e coccodrilli, waterbucks e bufali. La vegetazione della zona è caratterizzata da savana, foresta fluviale e bosco. La fauna selvatica comprende leoni, leopardi, elefanti, giraffe, arenarie, orbe, kan, Uganda, scimpanzé e molte specie di uccelli.
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